IL COMBATTIMENTO DI TANCREDI E CLORINDA

“Il combattimento di Tancredi e Clorinda” è il concerto proposto sabato 17 giugno, dalle ore 19.00, nella Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Lucca), dall’omonima Associazione Culturale diretta da Cecilia Bertoni, con musiche di Joni Mitchell e Claudio Monteverdi, del quale si celebra il 450° anniversario della nascita. Il concerto conclude “Assemblaggi Provvisori”, programmazione multidisciplinare incentrata sull’identità di genere, inaugurata nel  marzo 2016 con “Harlekin” di Karlheinz Stockhausen, interpretato da Roberta Gottardi, che ha visto oltre settanta appuntamenti, di cui dieci concerti.

“Il combattimento di Tancredi e Clorinda”, ispirato al celebre episodio tratto dalla “Gerusalemme Liberata”, si snoda in un percorso in tre parti, in luoghi diversi della Tenuta: l’inizio è affidato a “Suite for Joni” di Luigi Pecchia, in cui si propongono alcuni brani di Joni Mitchell, con la voce di Manuela Custer e gli strumenti di Limes Ensemble: Francesca Vicari e Antonio De Secondi, violino; Francesco Negroni, viola; Diego Roncalli, violoncello; Luca Cola, contrabbasso; Luigi Pecchia, clavicembalo e arrangiamenti. Si prosegue con i versi del Tasso, recitati da Marialucia Carones, con le percussioni e l’elettronica di Antonio Caggiano, in prima esecuzione assoluta; in chiusura, il madrigale di Monteverdi per voce, archi e cembalo. Fulcro del concerto la figura di Clorinda, personaggio energico e complesso, che non esita a indossare un’armatura per affermare la sua individualità e sfuggire ai rigidi schemi dell’epoca e che riscopre la sua femminilità solo in punto di morte, quando, trafitta, chiede a Tancredi il perdono e il battesimo.

 

Manuela Custer, voce (vedi foto) | Marialucia Carones, voce recitante

Antonio Caggiano, percussioni ed elettronica | Limes Ensemble, archi e cembalo

musiche di Joni Mitchell e Claudio Monteverdi

 

Programma

I parte

Luigi Pecchia, “Suite for Joni”

da Joni Mitchell: “Tin angel”, “Morning Morgantown”, “A casa of you”, “Turbulent indigo”, “Big yellow taxi”

II parte

“Il combattimento di Tancredi e Clorinda”, dalla “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso   PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA

Marialucia Carones, voce e ideazione

Antonio Caggiano, sonorizzazione (percussioni ed elettronica)

III parte

Claudio Monteverdi, “Il combattimento di Tancredi e Clorinda” per voce, archi e cembalo

Manuela Custer, voce

Limes Ensemble: Francesca Vicari, violino I; Antonio De Secondi, violino II; Francesco Negroni, viola; Diego Roncalli, violoncello; Luca Cola, contrabbasso; Luigi Pecchia, clavicembalo e arrangiamenti

 

Il concerto ha inizio con “Suite for Joni” di Luigi Pecchia, per soprano e strumenti. Un omaggio a Joni Mitchell, icona della musica folk, pop e jazz americana degli anni Sessanta e Settanta in cui si ripropongono cinque suoi brani: “Tin angel”, “Morning Morgantown”, “A casa of you”, “Turbulent indigo”, “Big yellow taxi”. L’apertura riprende una consuetudine in voga all’epoca di Monteverdi, quando si faceva precedere “Il combattimento” da brani di carattere “leggero”, per bilanciare l’ascolto di una musica così intensa e tragica.

Segue “Il combattimento di Tancredi e Clorinda” dalla “Gerusalemme liberata”, interpretato da Marialucia Carones, in cui la musicalità del testo è sottolineata ed esaltata dalla sonorizzazione di Antonio Caggiano.

Conclude il concerto “Il combattimento di Tancredi e Clorinda” di Claudio Monteverdi, con la voce di Manuela Custer, gli archi e il cembalo di Limes Ensemble. Scrive Luciano Berio: “ ‘Il combattimento di Tancredi e Clorinda’ può essere considerato uno dei lavori più sperimentali di Claudio Monteverdi, non solo per le sue ben note scoperte ritmiche e strumentali (le note veloci e ripetute che si svilupperanno in seguito nel tremolo, il pizzicato, l’affermazione di un insieme strumentale unificato che diventerà poi ‘l’orchestra d’archi’) ma anche per la concezione della musica e della rappresentazione drammatica come una sequenza rapida, discontinua e assai contrastata di situazioni e atteggiamenti. ‘Il combattimento di Tancredi e Clorinda’ si sottrae ad ogni tradizionale classificazione: è un’opera, ma anche un ‘madrigale rappresentativo’, un ‘balletto’ ma anche una ‘cantata’, un ‘documentario’, un ‘cinegiornale’, ma anche un ‘happening’ per l’aristocrazia veneziana del XVII secolo.”

INFO  0583 971125

3) Custer Manuela