A colloquio con… Marco Cattani

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A colloquio con… Marco Cattani

UNA NOMINA CHE È UN PIACEVOLE RITORNO AL PASSATO DELL’AML

Credo che ricordare il passato e quindi gli anni di presidenza di mio padre Giovanni sia alquanto impegnativo, oltre che stimolante.

Stimolante perché si rammenta un periodo di grande fervore culturale che, tramite il Maestro Handt ed i vari Consiglieri allora presenti,  vide crescere e rafforzare l’Associazione Musicale Lucchese con eventi indimenticabili. Ricordo con grande affetto il Festival di Marlia e tutti i concerti che hanno sempre valorizzato l’enorme patrimonio musicale lucchese .

Impegnativo perché mio padre collaborò mettendoci grande passione e competenza, come sempre ha fatto quando si trattava di dare un mano alla cultura della città, riuscendo a coinvolgere enti e soggetti solitamente poco inclini ad investire nel settore culturale.

Un onore quindi, ma anche un onere di cui spero di essere degno, potendo contare sull’esperienza maturata in tutti questi anni all’interno dell’Associazione e sul contributo fattivo del Consiglio e di Marcello Parducci, che tanto ha fatto (e bene) nel suo periodo di presidenza e che tanto farà, anche sotto forma di consigli ed assistenza al sottoscritto.

IN PRATICA SEI CRESCIUTO “MASTICANDO” PANE E MUSICA

Mi ricordo che fin da piccolo mio padre portava me ed i miei fratelli, Gino e Paolo, ad assistere agli eventi musicali organizzati dall’AML. Certe volte, non nego, era difficile stare a sentire un intero concerto, tra stanchezza, mancanza di concentrazione o voglia di fare “altro”. Ma è indiscutibile che fin dall’inizio, d’accordo con mia madre, ci ha fornito una educazione culturale di cui non possiamo che essergli eternamente grati.

 

STRANO CHE TU NON ABBIA MAI DECISO DI DEDICARTI ALLO STUDIO DI UNO STRUMENTO

 

In realtà ho studiato pianoforte per quasi tre anni. Mi piaceva, anche se probabilmente non so come lo avrei davvero imparato. Il problema è che quando andai al Liceo Classico, la mole di studio era davvero notevole ed impegnandomi il pianoforte almeno due ore al giorno (una di solfeggio ed una di pratica che facevo dopo cena), ho dovuto smettere.

Mi sono quindi limitato a sentire suonare gli altri (ed è stato meglio così, con ogni probabilità…).

 

CI SONO  NOVITÀ CHE INTENDI APPORTARE NEL CONDURRE QUESTA NUOVA AVVENTURA CULTURALE?

Il lavoro fatto in questi anni dall’AML è stato imponente: tra la cameristica, Lucca Classica Music Festival, Pieve a Elici, Musica Ragazzi ed i concerti organizzati con la Polifonica Lucchese, siamo a quasi 100 appuntamenti l’anno.

Di ciò dobbiamo davvero ringraziare il Comitato Artistico, il Maestro Handt, il Presidente Parducci ed i Direttori che si sono succeduti in questi anni: Fabrizio Giovannelli e Simone Soldati.

Mi piace ricordare, in particolare, la grande palestra d’ascolto di Musica Ragazzi, progetto ideato e curato da Carla Nolledi, che ogni anno dà la possibilità a migliaia di giovani di vivere esperienze culturali che purtroppo, troppo spesso, rimangono fuori dal loro vissuto.

La stessa “divulgazione” della musica è una tematica primaria per l’AML. Proprio lo scorso anno abbiamo sottoscritto una convenzione con il Polo Scientifico Tecnologico Professionale “E. Fermi – G. Giorgi” con lo scopo di perseguire due fini: diffondere la cultura musicale, in particolare quella classica, tra gli studenti del Polo e  favorire la partecipazione del pubblico dello stesso Polo alle iniziative musicali dell’AML.

Quello che ritengo opportuno fare è proseguire su questa strada, cercando di mantenere la stessa qualità (direi alta) degli eventi strutturando al meglio l’attività. Visto che siamo tutti impegnati nel lavoro e che consideriamo i ruoli ricoperti come un servizio, credo che rendere più snello, funzionale e partecipativo l’impegno di tutti coloro che fanno o faranno parte della nostra “famiglia”, sia indispensabile.

 

RITIENI DI  INTENSIFICARE LA COLLABORAZIONE CON LE ALTRE ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO ?

 

Questo è un aspetto importante, e ritengo che ci sia sempre stata una collaborazione con i predetti enti. Basta leggere sul sito dell’associazione e su quello di Lucca Classica la barra dei loghi dei soggetti che collaborano con l’AML alle varie manifestazioni e si noterà come, soprattutto negli ultimi anni, questo aspetto è particolarmente curato. Mi preme ricordare anche la fondamentale collaborazione con il Teatro del Giglio per la realizzazione di Lucca Classica, oltre che quelle ulteriormente importanti con l’Istituto Boccherini (con il quale vengono realizzate varie iniziative durante l’intero anno), con il Centro Studi Puccini, con il Centro Studi Boccherini, con la Fondazione Puccini, senza dimenticare la collaborazione al progetto sul ‘700 musicale a Lucca. Mi farò quindi carico di garantire che ci sia sempre attenzione al tema delle collaborazioni, ma avendo presente che ciascun soggetto ha proprie idee, progetti ed iniziative, oltre che un suo modus operandi, che vanno salvaguardate per restare produttive, anche perché dietro ci sono esperienze e professionalità diverse. In ogni caso, è un tema importante, visto che ho sempre considerato il confronto un arricchimento: una collaborazione, se ben impostata e calibrata, può infatti generare un significativo ed utile plus nell’offerta culturale.

 

 

 

NEL FRATTEMPO HAI GIUSTAMENTE CONFERMATO ALLA DIREZIONE ARTISTICA SIMONE SOLDATI

 

…e non poteva essere diversamente!

Simone, partendo dall’importante eredità lasciata da Fabrizio Giovannelli, ha saputo dare una sua precisa impronta al programma musicale dell’AML, avendo avuto un ruolo fondamentale nella creazione di Lucca Classica Music Festival, evento di rilevanza ormai, dopo solo due anni, internazionale.

E’ una manifestazione sulla quale, insieme al Teatro del Giglio, si sta già lavorando per renderla sempre più ricca, importante e partecipe.

A tal proposito approfitto per ringraziare chi ci sostiene, ovvero la Fondazione CRL e i due main sponsor privati: la Lucar Mini BMW (che da oltre 10 anni contribuisce significativamente ai progetti dell’AML) e la Tagetik,  che nel 2016 ha sostenuto il festival.

 

 

 

 

UN DESIDERIO

 

Mi piacerebbe lasciare la presidenza dopo aver creato i presupposti affinché la partecipazione all’AML sia ancora più appetita ed appetibile di quanto già non lo sia adesso: ciò agevolerebbe la possibilità, nel quadro di un confronto sempre più ricco e vario, di un ricambio generazionale e di una più facile rotazione delle cariche nella nostra associazione.

UN AUGURIO

 L’AML ha superato i 50 anni dalla sua nascita e il suo fondatore, il Maestro Handt, al quale dobbiamo avere perenne gratitudine , è sempre operativo. Mi auguro che con il contributo di tutti si possano celebrare altre date e traguardi prestigiosi mantenendo vivo il ricordo di chi si è adoperato e si adopererà perché ciò avvenga, tenuto conto che l’impegno di tutti noi viene vissuto come un vero e proprio servizio alla città.